La generosità è lo stigma di Dio

L’ultimo personaggio che Gesù incontra nel vangelo di Marco è una donna senza nome, una maestra senza parole e senza titoli, ma che conosce la sapienza del vivere. Gesù, seduto, osserva. Il suo guardo penetrante nota in quella vedova povera un gesto da nulla, in cui si cela il divino, vede l’assoluto balenare nel dettaglio di due centesimi. Lei ha gettato due spiccioli, ma ha dato più di tutti gli altri. Perché di più di tutti? Perché le bilance di Dio non sono quantitative, ma qualitative. Conta quanto cuore c’è dentro, quanto peso di lacrime e quanta fede. Per quella donna, le parole originarie che Marco spende sono geniali: gettò nel tesoro tutta intera la sua vita. Ha gettato tutto ciò che le serviva per vivere. Quella donna ha immesso nel mondo il meglio che aveva: il suo molto coraggio, contenente una scheggia di divino.

Vangelo dalla domanda radicale: Che cosa ci fa vivere? Dalla risposta semplice: il dono! Nel vangelo il verbo “amare” si traduce sempre con un altro verbo, concreto, asciutto, di mani: “dare”. Non un fatto di emozioni ma di doni. Architrave portante della religione è il dono, e non il dovere o i debiti da pagare. (…)

La domanda dell’ultima sera risuonerà forse come eco di questo piccolo evento: che cosa hai dato alla vita? Hai dato molto o poco alle vite che ti erano affidate? Hai dato generosamente quello che avevi: tempo, affetti, luce, i motivi che ti fanno vivere, gioire e, qualche volta almeno, tentare un passo di danza nel sole, e perfino nella pioggia? I primi posti non appartengono agli scribi esperti di religione, ma a quelli che danno ciò che li fa vivere, che regalano cuore con gesti piccoli o grandi di cura, attenzione, gentilezza. L’infinito confina con una carezza, l’assoluto con due spiccioli poveri, la notte comincia con la prima stella, l’amore con il primo sguardo, il mondo nuovo con il piccolo gesto di una vedova senza nome.

padre Ermes Ronchi

Vita della Communità

  • Domenica 10 novembre alla s. Messa delle ore 10.00 i bambini del Gruppo Nazareth (2^ primaria) celebreranno l’inizio del Primo discepolato con la consegna del libro dei Vangeli.

  • Lunedì 11 novembre incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale alle ore 20.45 in canonica.

  • Mercoledì 13 novembre settimo incontro del Corso di preparazione al matrimonio alle ore 20.45 in Centro parrocchiale a Borgoricco.

  • Giovedì 14 novembre la s. Messa è alle ore 15.30. Segue l’Adorazione Eucaristica fino alle 16.30.

  • Sabato 16 novembre confessioni o colloquio dalle ore 17.00 alle 18.00 in chiesa.

  • Domenica 17 novembre celebriamo la Giornata del Ringraziamento. Siamo invitati a portare in chiesa dei prodotti dei nostri orti e dei nostri campi per ringraziare il Signore della sua Provvidenza e per condividere quanto abbiamo con i più bisognosi.

UN PO’ DI CONTI

Al termine del mese diamo un breve bilancio del mese di OTTOBRE:

  • offerte in chiesa € 1.500,46; da privati € 305; da sacramenti € 200; da lumini € 285,72; da 24 buste della Patrona € 550; pro Caritas € 466,62.
  • spese per catechesi € 30; per Difesa del popolo € 120; per Avvenire € 55; per formazione operatori pastorali € 50.
  •  Offerte raccolte domenica 6/10 nella Giornata del Seminario € 902.54 e domenica 20/10 nella Giornata Missionaria Mondiale € 1.066,67.

GRAZIE per la vostra generosità!

Prossimi incontri dei Gruppi di Catechesi

Sabato 23 novembre

  • dalle 14.30 alle 16.00 Gruppo Nazareth (2^ primaria)
  • dalle 14.30 alle 16.00 Gruppo Cafarnao (3^ primaria)
  • dalle 14.30 alle 16.00 Gruppo Gerusalemme (4^ primaria)
  • dalle 14.30 alle 16.00 Gruppo Emmaus (5^ primaria)

74^ Giornata del Ringraziamento.

La speranza per il domani: verso un’agricoltura più sostenibile”

 Ogni volta che un contadino semina, il cielo viene sulla terra. E il seminatore volge le spalle al tramonto per dirigersi verso un’alba nuova. Nel disorientamento che proviamo mentre ci chiediamo dove siamo e quale direzione prendere, nella terra troviamo la speranza per il domani. Questo senso di fiducia nel futuro si amplifica, da un lato, nella gratitudine per il Creato ma, dall’altro, viene adombrato dalla preoccupazione crescente per uno sfruttamento che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone. (…)

La creazione è il dono. Dobbiamo ringraziare per quanto abbiamo ereditato e comprendere quanto questo sia prezioso, soprattutto di fronte agli effetti drammatici della crisi ecologica. La gratitudine, infatti, deve trasformarsi in impegno, in progettualità, in azioni concrete se vogliamo evitare che i paesaggi diventino un lontano ricordo di quello che sono stati e i territori dei frammenti, residuo dello scarto e dell’abbandono.

Solo salvaguardando il terreno e, insieme, le attività agricole e gli agricoltori, può essere perseguito un uso dinamico ma sostenibile che limiti il consumo e lo spreco di territorio e, allo stesso tempo, tuteli le produzioni alimentari e la biodiversità. (…)

Nella cultura agricola la terra è sempre stata considerata preziosa, tanto che veniva utilizzata con cura, senza mai essere impoverita pregiudicandone l’uso futuro. I suoi frutti sono sempre stati destinati a tutti, favorendo la giustizia sociale, con un regime inclusivo delle pratiche agronomiche autoproduttive e forme di scambio improntate a criteri di reciprocità e solidarietà. (…)

È tempo di fermare il consumo del suolo, in particolare quello agricolo, che va destinato alla produzione di cibo. Le innovazioni, culturali e sociali, possono aiutarci a ricostruire legami con un’identità rurale che può favorire una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’ecologia integrale. Solo così sarà possibile dimorare sulla terra, trovando l’equilibrio tra uomo e natura e rilanciando la centralità dell’essere custodi del Creato e dei fratelli.

Domenica 10 novembre 32^ del Tempo Ordinario

Questa vedova, nella sua povertà, ha dato tutto quello che aveva

Ore 8.00: Def.ti Bragagnolo Francesco e Caccin Giannina – Barison Romeo, Ortensia, Giselda e Riccardo – Bragagnolo Stanislao (ann.) e Angelo – Favero Luciano, Mirta e familiari – Favaretto Giovanni e familiari – Vecchiato Orsola e familiari

Ore 10.00: per la Parrocchia – Def.ti Ruffato Angelo e Alberto – Pieri Giovanna (Ann.) – Celeghin Francesca e Mazzaro Teresa – Benetti Antonio e Dalle Fratte Elide – Scquizzato Giuseppina “Malieta” (30°) – Rettore Giovanni e Amelia; Rettore Pietro e Stella – Marinetto Angelo e Canovese Maria

Lunedì 11 novembre

S. Martino di Tours, vescovo

Ore 18.30: Def.ti Gasparini Pietro, Agnese, suor Luisangela e Milena – Schiavon Giovanni e Ballan Luciana

Martedì 12 novembre

S. Giosafat, vescovo e martire

Ore 18.30: secondo intenzione

Mercoledì 13 novembre 

Ore 18.30: Def.ta Pesce Bruna

Giovedì 14 novembre

Ore 15.30: Def.ti Fasolo Aldo e familiari

Venerdì 15 novembre      

Ore 18.30: per gli ammalati

Sabato 16 novembre

S. Fidenzio, vescovo

Ore 18.30: Def.ti Perin Alfeo, Angela e Gastone – Peron Daniel – Carraro  Eugenio e Germano Sergio – Pavan Aldo – Favero Marco e Boesso Alessandro – Albino e Corina, Giovanni e Mafalda, Gabriella e Ilario – Curtarolo Antonio (ann.), Gaiani Romeo e Boldrin Antonietta – Barizza Teresa (ann.) e Gatto Pietro

Domenica 17 novembre 33^ del Tempo Ordinario

Ore 8.00: per la Parrocchia

Ore 10.00: di ringraziamento – Def.ti Classe 1953 (Abele, Ampelio, Antonio, Ines, Ivo, Ottorino e Renato) – Fasolo Luigi, Alberto e familiari – Barbato Emma, Rita, Giovanni, Jolanda, Tarcisio, Egidio e Roberto